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Il Partito del Lavoro austriaco elegge Tibor Zenker alla presidenza

Si è svolto poco prima della fine dell’anno a Vienna il 4º Congresso del Partito del Lavoro (PdA) austriaco con il motto “Rafforzare il Partito – Rafforzare la Classe Operaia!” In occasione di questo evento, è stata presentata una rassegna delle attività e degli sviluppi del periodo trascorso dall’ultimo Congresso e, al tempo stesso, è stata fornita una prima prospettiva dei prossimi due anni.

Il nostro portale era stato l’unica testata svizzera a parlare della nascita del PdA nell’autunno 2013 (link). Un Partito sorto a partire dall’impeto militante della Gioventù Comunista d’Austria (KJÖ) e dell’Associazione degli Studenti Comunisti (KSV) e che si pone come alternativa di dichiarato orientamento marxista-leninista rispetto allo storico Partito Comunista d’Austria (KPÖ) che ha sposato invece una linea piegata su un riformismo “europeista”.

Il cambiamento più rilevante atteso dal Congresso del PdA era l’elezione del nuovo presidente del Comitato Centrale del Partito: l’uscente Otto Bruckner, che era stato presidente del PdA fin dalla sua fondazione, pur rimanendo membro del Comitato Centrale è stato sostituito dal politologo e scrittore Tibor Zenker, classe 1976, eletto a grande maggioranza come nuovo presidente del Partito. Non si prevedono tuttavia particolari cambiamenti di linea: benché Zenker provenga dalla SJÖ, il movimento giovanile del Partito Socialdemocratico Austriaco, al suo interno era parte della corrente di sinistra “Stamokap” che si richiamava alla lettura leninista.

Il nuovo presidente ha dichiarato: “Il compito del nuovo Comitato Centrale sarà quello di eliminare le precedenti debolezze e di continuare e rafforzare gli aspetti positivi. È questo l’importante ed è ciò che mi preoccupa: obiettivi seri, realizzabili, ma anche altamente necessari per rafforzare il partito e, per estensione, la classe operaia. E sono convinto che la loro ricerca coerente, disciplinata, sincera e seria come sforzo congiunto può garantire significativi passi in avanti.” Zenker è noto per sostenere concetti come la coscrizione obbligatoria dei giovani nelle forze armate al fine di istruirli all’uso delle armi.

Dopo sette ore di intensa discussione, Zenker ha concluso l’assise comunista con una relazione finale in cui ha dichiarato che “risoluzioni e discussioni durante il Congresso sono una cosa, ma la realtà concreta e lo sviluppo positivo e programmato del PdA nei prossimi due anni richiedono anche l’implementazione coerente delle nostre risoluzioni”, rimarcando così la necessità di maggiore disciplina.