Spiaggia abusiva a Caprino. Il Partito Comunista interpella il Municipio di Lugano

L’interpellanza inoltrata da Demis Fumasoli, consigliere comunale del Partito Comunista a Lugano, fa riferimento alla puntata della trasmissione televisiva “Falò” trasmessa il 12 settembre scorso inerente alle opere abusive della spiaggia da parte di un noto imprenditore ticinese, sul cui nome è stato posto il segreto per ordine dei suoi avvocati intervenuti anche per imbavagliare la Televisione pubblica RSI.

Fumasoli si chiede come sia possibile costruire una spiaggia alla luce del sole senza che nessuno se ne sia accorto, soprattutto quando si tratta di ben 124 m2, con muraglioni di granito alti sei metri, con 200 metri cubi di materiale. Il Municipio di Lugano, sottolinea il consigliere comunale comunista, si è accontentato, dopo avere stabilito con molto ritardo l’abuso, di chiedere una licenza a posteriori, senza nemmeno un denuncia penale per aver privatizzato illecitamente il demanio pubblico.

Qualsiasi intervento in riva al lago deve seguire procedure ben precise e l’abbattimento di alberi è strettamente proibito. Tutto questo a Caprino pare non essere avvenuto, creando grossi imbarazzi sul piano comunale ma anche cantonale, dove il Consiglio di Stato brancolava nel buio fino all’intervento dei giornalisti.

Fumasoli continua: “ma si rende conto il Municipio che la prassi seguita, cioè quella delle notifiche senza pubblicazioni, invece delle licenze con preavviso cantonale, sono di fatto nulle e che a questo punto il cantone dovrebbe ordinare, quantomeno il ripristino?”. Grave poi che il Municipio di Lugano risponda picche a un ordine del Dipartimento del Territorio e cioè dell’autorità cantonale: è forse Lugano un comune secessionista?

In buona sostanza c’è in circolazione un imprenditore milionario che pretende di privatizzare a suo piacimento una parte del demanio pubblico e le autorità lasciano fare. La giustizia però è uguale per tutti e vi sono ancora giornalista capaci di fare inchiesta e politici – comunisti guarda caso – che non si piegano al potere dei soldi.