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Delicata seduta per i vertici del Partito Comunista del Vietnam

Il giorno di Natale si è riunito ad Hanoï il 9° Plenum del Comitato Centrale del Partito Comunista del Vietnam (PCV) sotto la presidenza del segretario generale Nguyen Phu Trong, che nel mese di ottobre è stato pure eletto Capo dello Stato. La Repubblica Socialista del Vietnam è una delle nazioni emergenti a livello economico dell’Asia e sta negoziando un accordo di libero commercio con la Svizzera: gli equilibri politici al suo interno sono quindi di interesse anche per noi.

La seduta del 25 dicembre potrebbe apparire poco interessante e infatti nessun media main-stream svizzero o europeo ne ha riferito, essendo prevalentemente organizzativa. In realtà essa assume una notevole importanza, perché ha avuto per tema centrale all’ordine del giorno una questioni del tutto sottovalutata, ultimamente, dalla sinistra occidentale: la formazione del gruppo dirigente! Si tratta di una prassi che in Vietnam vige da ormai qualche anno che vi sia un voto di fiducia cui tutti i dirigenti del Partito, dello Stato e del Fronte della Patria (che riunisce le associazioni di massa del paese) debbano sottoporsi.

I comunisti vietnamiti si sono infatti concentrati sul valutare il lavoro dei funzionari che occupano posti di responsabilità nell’organizzazione del Partito e lo hanno fatto con molta severità. Nel suo discorso d’apertura il segretario generale del Partito ha affermato che la selezione dei militanti e di chi fra loro avrà incarichi di responsabilità è “un fattore decisivo per il successo della Rivoluzione”. Conseguentemente la selezione dei candidati a diventare membri del Comitato Centrale del Partito per il mandato 2021-2026 rappresenta un compito delicato che deve riguardare non solo la questione morale ma anche la capacità di lavorare e le conoscenze ideologiche. Nguyen Phu Trong ha insistito poi sulla necessità di rispettare i principi del centralismo democratico e ha ribadito l’importanza degli esami cui sottoporre i quadri dirigenti del Partito affinché solo i più meritevoli possano assumere ruoli di prestigio.