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Le bombe atomiche nascoste nella base NATO di Incirlik in Turchia sono un pericolo!

Doğu Perinçek, presidente del Partito Vatan, in una conferenza stampa a Izmir, ha rimarcato la riduzione ai minimi termini dell’organizzazione terroristica filo-americana di Fethullah Gülen e ha salutato con grande soddisfazione l’azione congiunta di Iran, Siria e Russia contro il terrorismo e le trame imperialiste ad esso sottese, stigmatizzando il sostegno fornito da Washington al separatismo etnico curdo.

Beyazıt Karataş, generale in ritiro dell’esercito turco, oggi in prima linea contro la NATO!

È stata anche l’occasione per divulgare la notizia, molto preoccupante, della presenza di bombe nucleari della NATO presso la base di Incirlik, confermata da Beyazıt Karataş, vicepresidente di Vatan e già generale kemalista, base dalla quale partono da anni azioni contro il governo siriano e a sostegno dei curdi siriani e irakeni e che ha svolto un ruolo fondamentale nel tentato golpe del 15 luglio 2016.

Dal 2009 la NATO ha dispiegato bombe B61-12, quattro volte più potenti di quelle di Hiroshima e Nagasaki, in tutta l’Europa e in Turchia, con questa suddivisione: 70 in Italia, 50 in Turchia, venti ciascuna in Germania, Olanda e Belgio, imprecisato è poi il numero di bombe nucleari installate o in fase di installazione sulle portaerei e sui sottomarini di stanza nel Mediterraneo, sembra tra le 400 e le 500. Tali cifre sono state confermate nel 2015 dal fisico nucleare Hans Kristensen alla televisione tedesca, dopo che ha avuto accesso ai documenti.

L’installazione di tali bombe presso la base militare di Incirlik è avvenuta nel 2017 su aerei statunitensi F-15 e F-16. Da parte di Vatan vi è la viva preoccupazione che la Turchia si trasformi in obiettivo strategico nel caso di un’accresciuta crisi regionale.

La minaccia nucleare preoccupa anche perché fin dal 1958 gli statunitensi utilizzano la base senza chiedere l’autorizzazione alla Turchia e, muovendo da questa, svolgono operazioni militari. L’U-2 che nel 1960 viene abbattuto dai sovietici mentre svolgeva un’azione di spionaggio era partito da Incirlik, così come la base è stata utilizzata a più riprese per sostenere Israele nelle diverse aggressioni che ha perpetrato contro il Libano, nel 1986 nell’aggressione alla Libia e poi in tutte quelle contro l’Irak e l’Afganistan. La base è stata utilizzata anche per l’interrogatorio di prigionieri poi trasferiti a Guantanamo.

Per tutte queste ragioni Vatan chiede, con molte ragioni, che la base aerea di Incirlik sia interdetta alle forze imperialiste statunitensi, termini quindi di essere un supporto ai terroristi e si provveda altresì alla disattivazione del radar anti-missili della base, che viene utilizzato con finalità aggressive e non difensive, non solo in Siria.

Di seguito parte della documentazione fotografica fornita durante la conferenza stampa del partito Vatan:

50 ordigni nucleari di tipo B61-12 sono custoditi in 21 bunker della base di Incirlik
Squadre di salvataggio USA illegalmente stazionate presso la base di Incirlik (distanza da Sur, dove si sta combattendo il terrorismo: 4,5 km)
La basi militari USA e NATO presenti su territorio turco

Davide Rossi

Davide Rossi, di formazione storico, è insegnante e giornalista. A Milano dirige il Centro Studi “Anna Seghers” ed è membro della Foreign Press Association Milan.