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Xi Jinping insiste sulla cooperazione e una delegazione comunista svizzera visita l’ambasciata cinese.

Il presidente cinese Xi Jinping ha dichiarato, nell’ambito di un incontro con Nikolai Patrouchev, segretario del consiglio di sicurezza russo, che il rafforzamento della cooperazione dei paesi emergenti, i cosiddetti BRICS (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica) non solo aumenta la possibilità di sviluppo economico fra tali paesi, ma getta la basi per un nuovo tipo di relazioni internazionali.

E di nuove relazioni internazionali, capaci di frenare l’influenza imperialista del sistema atlantico grazie a una geopolitica multipolare ha discusso anche una delegazione del Partito Comunista svizzero composta dal deputato ticinese Massimiliano Ay e dal consigliere comunale di Bellinzona Alessandro Lucchini presso l’Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese a Berna.

Da tempo i comunisti svizzeri considerano strategico per lo sviluppo elvetico una sempre maggiore apertura della Confederazione ai BRICS. Si è così avuto modo di parlare anche degli interessi cinesi ad esempio nell’ambito del settore dell’infrastruttura ferroviaria e del processo di internazionalizzazione del renminbi.

Le autorità di Pechino hanno confermato l’alto livello di collaborazione raggiunto con Berna dal punto di vista economico, culturale e diplomatico. In quest’ottica migliorare i contatti anche fra i comunisti dei rispettivi paesi diventa una interessante opportunità di crescita e di interscambio per un rinnovamento del marxismo.