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Il 28 novembre un doppio NO a razzismo e xenofobia!

Legge uguale tutti?
“La legge è uguale per tutti’’, questa famosa frase che si trova scritta all’entrata dei tribunali svizzeri esprime un concetto di base della democrazia, concetto messo oggi in serio pericolo dall’iniziativa dell’UDC e dal controprogetto del Consiglio federale, poiché mirano a introdurre “una giustizia speciale” che distinguerebbe i criminali in base alla loro nazionalità. Insomma se l’iniziativa o il controprogetto passassero, sarebbe una vera e propria introduzione di una legge razzista nel codice penale svizzero, anche perché lo straniero subirebbe una doppia pena, ossia oltre alla pena cui verrebbe condannato per il reato commesso, ne subirebbe anche una seconda, cioè l’espulsione dal paese, solo per il fatto di non essere di nazionalità svizzera!

Conseguenze sui familiari
Una delle conseguenze indecenti di queste proposte di chiaro stampo fascista colpirebbero anche i parenti del colpevole: il coniuge e i figli del reo si vedrebbero costretti a lasciare il paese per il danno creato dal loro congiunto, allo stesso modo i genitori di un giovane straniero che delinque sarebbero costretti ad andarsene per poter continuare a seguire il figlio o la figlia condannata. E’ giusto punire un intero nucleo famigliare, solo perché uno di essi sbaglia?

Ingrati o da ringraziare?
Molto spesso si argomenta a favore dell’iniziativa, dicendo che gli stranieri sono “ospiti” del nostro paese e perciò ci devono essere riconoscenti, giustificando quindi una punizione severa per questi “ingrati”. Ma i fautori di queste tesi, dovrebbero forse riconoscere e ringraziare le persone immigrate che svolgono lavori umili e pesanti come pulire le strade e scavare gallerie (lavori dove ci si spacca la schiena per un misero salario). Gli stranieri sono parte integrante della nostra società, se commettono reati vanno puniti come tutti gli altri cittadini senza badare al passaporto perché un criminale straniero non è certo peggiore di un criminale svizzero!

Invitiamo pertanto la popolazione a dissentire, a esternare l’indignazione e a votare 2 volte NO il prossimo 28 novembre!

Francesco Vitali, militante della Gioventù Comunista

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