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Oltre il muro dell’indifferenza. I giovani comunisti italiani si riorganizzano.

Nella vicina Italia è rinata la Federazione Giovanile Comunista Italiana (FGCI), organizzazione dei giovani del ricostituito Partito Comunista Italiano (PCI). Con il motto “Oltre il muro dell’indifferenza, c’è l’avvenire dei giovani”, la FGCI sarà diretta dallo studente in giurisprudenza Francesco Valerio della Croce, eletto a stragrande maggioranza dai delegati riuniti a Roma.

All’assemblea ricostituente hanno partecipato vari ospiti, come Barbara Orsi del sindacato FIOM che ha denunciato la sempre maggiore ricattabilità dei giovani sui posti di lavoro, ma ha pure criticato la concezione che vede il sindacato trasformarsi da strumento di lotta a organizzazione di servizio. La sindacalista ha poi fatto presente come non siano gli stranieri a rubare il lavoro, ma le multinazionali a sottrarlo, delocalizzando. Ha in seguito preso la parola un rappresentante del sindacato USB che ha dichiarato irriformabile l’Unione Europea: “il problema di fondo sono i diktat dell’UE sulle misure di austerità” ha affermato fra gli applausi dei delegati.

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Samuel Iembo (GC Svizzera) e Francesco Della Croce (FGCI Italia)

Dopo i sindacalisti sono intervenuti gli ospiti internazionali. Una giovane funzionaria dell’Ambasciata della Repubblica Bolivariana del Venezuela ha chiarito la situazione difficile del suo paese vittima dell’imperialismo e della borghesia compradora locale. In seguito hanno preso la parola Samuel Iembo, coordinatore della Gioventù Comunista Svizzera e Helena Casquiero, esponente della Segreteria nazionale della Gioventù Comunista Portoghese. Saluti sono giunti sia dalla Federazione Mondiale della Gioventù Democratica (WFDY) sia dall’Unione Mondiale della Gioventù Anti-Imperialista (WAYU). Quest’ultima ha fatto riferimento alla tradizione patriottica del comunismo italiano citando Palmiro Togliatti.

I lavori congressuali divisi su due giorni hanno sancito l’impegno della FGCI contro l’imperialismo e a favore di un mondo multipolare, la critica all’Unione Europea e la necessità di uscire dalla NATO. I tavoli di lavoro sviluppatisi nel pomeriggio del primo giorno dell’assise hanno visto i giovani elaborare delle risoluzioni tematiche che sono state poi presentate e approvate il giorno seguente. Bisogna riscoprire – secondo i giovani comunisti italiani – “la natura di classe delle sovrastrutture internazionali come appunto UE e NATO”. La FGCI ha detto No anche alla “esterofilia” che porta a parlare tutti inglese, per impegnarsi nella difesa della cultura popolare.

Ai lavori della nuova FGCI ha assistito anche il musicista Pierpaolo Capovilla de “Il teatro degli orrori” che non ha nascosto le sue simpatie marxiste. L’ex-senatrice Manuela Palermi, presidente del Comitato Centrale del Partito Comunista Italiano (PCI), ha ascoltato gli interventi dei ragazzi per tutta la durata del Congresso e domenica pomeriggio è intervenuto a salutare i delegati anche Mauro Alboresi, segretario generale del PCI.