David Michalek al LAC: “sono di estrema sinistra”

Nel presentare la video-installazione da lui realizzata dedicata alla danza, una vera e propria opera di video-arte che campeggerà sull’esterno del LAC di Lugano tutte le sere dal 20 settembre al 9 ottobre, con tre megaschermi che rilanceranno le placide movenze di diversi ballerini che si alternano in sinuosa armonia, il regista David Michalek non solo si è soffermato sui cinquantasette danzatori e danzatrici e coreografi coinvolti, ma ha sottolineato la presenza di ballerini disabili, in gravidanza e anziani, perché intenzione del suo “Slow Dancing”, questo il titolo della video-installazione, è proprio quella di un’arte inclusiva.

Il regista si dichiara infatti, con grande serenità, di estrema sinistra e dichiara il suo lavoro sempre estetico e politico, ribadendo con chiarezza la sua antitesi con il capitalismo e il consumismo, volti costantemente a escludere e non a includere.

Un buon inizio per la stagione del LAC, a dimostrazione che l’impegno politico e artistico sono d’attualità, non certo un’esperienza relegabile alla storia del socialismo novecentesco.