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In Cechia la sinistra si dice disposta a ridiscutere l’adesione all’UE.

Il presidente della Repubblica Ceca, Milos Zeman, sullo sfondo della recente decisione della Gran Bretagna di lasciare l’Unione Europea (UE), ha esortato il governo a indire un referendum popolare non solo sull’adesione del Paese all’UE, ma persino la sua partecipazione alla NATO, l’alleanza militare atlantica ad egemonia americana. Zeman non ha le facoltà secondo la legge per convocare un referendum, ma la sua influenza politica è tale per cui si specula che ciò avvenga comunque. Il capo di Stato ceco ha però voluto precisare che lui personalmente è favorevole alla permanenza sia nell’UE sia nella NATO, ma che vuole fare di tutto affinché il popolo si possa esprimere direttamente e liberamente sul tema.

Milos Zeman è membro del piccolo Partito dei Diritti Civili di orientamento socialdemocratico e patriottico che conta 2 senatori e nessun deputato. Verosimilmente non ci si potrà attendere molto entusiasmo per questa proposta dal ben più grande Partito Socialdemocratico Ceco (CSSD) che esprime il Primo ministro Bohuslav Sobotka, anche se quest’ultimo a seguito del Brexit si era detto possibilista sul lancio di un “dibattito” a riguardo nella società ceca. Cosa questo significhi esattamente è però tutto da vedere. Appare più probabile invece un’indicazione di voto anti-europeista da parte del Partito Comunista di Boemia e Moravia (KSCM) forte del suo 15% di consenso elettorale.