epa05363955 An injured protester lays on ground after clashes with riot police during a national demonstration and strike against the Labor Law reform in Paris, France, 14 June 2016. Labor unions demonstrated during a national strike across France to protest against about employment law reforms in the so-called El Khomri bill. EPA/YOAN VALAT
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Giovane socialista svizzero manifesta in Francia: il PS lo stralcia dalle liste!

Oltre il danno la beffa. Non è bastato che, nel corso delle manifestazioni, venisse gravemente ferito alla schiena dal lancio di un lacrimogeno. Al ritorno a casa si è visto pure stralciare dalle liste del PS, con cui voleva candidarsi in autunno.

Potrebbe sembrare una barzelletta, ma non lo è. Ma se lo fosse il titolo sarebbe “Internazionalismo 2.0”, e comincerebbe più o meno così:

«A Parigi c’è uno svizzero. Un giovane socialista svizzero…»

Alain Roth è presidente sezionale della JUSO
Alain Roth è presidente sezionale della JUSO

…questo giovane socialista svizzero si chiama Alain Roth, è presidente della JUSO-Oberaargau, e si trova nella capitale francese, forse per seguire l’Europeo di calcio attualmente in corso. Ma sta di fatto che decide di prendere parte alle manifestazioni contro la Loi El Khomri – il nuovo codice del lavoro – che stanno infiammando la Francia. Essendo un giovane socialista le manifestazioni dei lavoratori dovrebbero essere una sorta di habitat naturale, se non fosse che dall’altra parte si vede fronteggiato dalla polizia agli ordini del governo dei suoi omologhi.

«… e dei socialisti francesi.»

Questo incontro con il socialismo transalpino è dei meno cordiali che si possano immaginare, e Alain si ritrova in men che non si dica con un lacrimogeno conficcato nella schiena, andando così ad aggiungersi ai numerosi feriti causati dalla repressione poliziesca delle proteste francesi. È il 14 di giugno. Nel frattempo pare che Alain si stia riprendendo, dopo che delle diagnosi avevano fatto temere addirittura la tetraplegia, come conseguenza del danno patito. Questa, invece, non è decisamente una barzelletta: a lui, naturalmente, i migliori auguri di guarigione, per un pieno ristabilimento.
Ma la storia non finisce qui, perché in questa vicenda assurda entrano in scena, con perfetto tempismo…

…i socialisti svizzeri…

…più precisamente quelli di Langenthal, che si stanno preparando per le elezioni comunali che avranno luogo in autunno. Alain – premettiamo – doveva candidarsi, come giovane socialista, sulle liste del Partito Socialista: si era già presentato nel 2015, per il Consiglio Nazionale, e voleva continuare a portare avanti la sua attività politica. Ma, che succede? Al suo ritorno il PS locale gli comunica prontamente che – a seguito dei fatti avvenuti in Francia – sarà fatto fuori dalle liste, giudicandone inaccettabile il comportamento.
Morale della favola? Dopo il lacrimogeno, ecco che sulla schiena dello sfortunato protagonista si abbatte anche il proverbiale pugnale. All’insegna di una strana e tragicomica concezione di internazionalismo: l’internazionalismo 2.0, frutto di quella strana declinazione di “socialismo” tanto in voga di questi tempi.