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E chi ha detto che Clinton sia meglio di Trump?

Il Partito Comunista degli Stati Uniti d’America (CPUSA) ha pubblicato un articolo sul proprio portale internet  “People’s World” relativo alla nomination di Hillary Clinton come candidata del Partito Democratico alla Casa Bianca. Nell’articolo si legge che la Clinton ha fatto la storia essendo la prima donna a vincere le primarie presidenziali di uno dei due partiti politici maggioritari. Il CPUSA auspica la sua vittoria poiché consisterebbe in una pietra miliare nella lotta per i diritti delle donne! La posizione del CPUSA non sorprende troppo: in passato era stato già attaccato da altri partiti comunisti esteri per la sua linea ritenuta subalterna al Partito Democratico. Gli altri partiti marxisti americani accusano il CPUSA di fungere da stampella all’imperialismo della Casa Bianca.

La posizione del CPUSA non tiene infatti conto che in questo frangente la contraddizione principale non è il genere o il colore della pelle del presidente, ma quanto un/a presidente si ponga in controtendenza rispetto all’espansionismo e alla prassi guerrafondaia che ha contraddistinto sia la presidenza repubblicana di George W. Bush prima o di Barak Obama ora. Oltre a ciò – come avevamo scritto in questo articolo link – mentre la Clinton ha chiarito la necessità di continuare a fungere da gendarmi del mondo ribadendo una linea aggressiva in politica estera, il candidato del Partito Repubblicano Donald Trump ha una visione più ambigua e meno intransigente: ha ad esempio sostenuto la necessità di trovare accordi con la Cina e con la Russia e di spingere a un certo disimpegno militare americano all’estero!

Gloria La Riva, candidata alla Casa Bianca per il Party for Socialism and Liberation (PSL) – uno dei pochi partiti marxisti-leninisti a riuscire a presentarsi alle elezioni ma che non viene mai citato da nessun giornalista – famosa per il suo attivismo contro le guerre del duo Obama-Clinton e per essere stata decorata nel 2010 dal governo dell’Avana con la Medaglia dell’Amicizia con Cuba per il suo costante sostegno alla causa rivoluzionaria, ha accusato l’establishment del Partito Democratico di ricattare gli elettori, sostenendo che l’unico modo per battere Donald Trump sia quello di mettersi in fila dietro a Hillary Clinton: “abbiamo bisogno di vedere al di là del ciclo elettorale in corso che ogni anno ci porta a fare scelte sempre peggiori. Bisogna rompere il ciclo, votare socialista e lottare per una società in cui il diritto all’istruzione, all’alloggio, all’assistenza sanitaria, al lavoro siano garantiti”.