In piazza contro i vampiri delle casse malati: l’opinione di Verdi e Comunisti

E’ stata indetta una Manifestazione pubblica di protesta contro l’ennesimo aumento dei premi di cassa malati. Essa si terrà sabato 30 ottobre alle ore 16:00 in Piazza Governo a Bellinzona. Sinistra.ch ha voluto sentire in un’intervista doppia due rappresentanti di chi sarà in piazza: gli ecologisti con Sergio Savoia e i comunisti con Massimiliano Ay. SCARICA IL VOLANTINO!


SERGIO SAVOIA (Verdi)

1) I Verdi hanno convocato un presidio contro l’aumento dei premi delle casse malati. Cosa pensate di raggiungere con questa mobilitazione?

Vogliamo soprattutto contribuire a creare una coscienza più combattiva, tra la gente, della fondamentale iniquità di questo sistema. Sappiamo bene che le soluzioni al problema non si troveranno in piazza. Il problema è, però, che la politica non riesce a dare risposte, imbrigliata com’è da potenti lobby che fanno gli interessi degli assicuratori malattia, molto ben rappresentati al parlamento federale. A fronte di questo sostanziale immobilismo, tocca ai cittadini e, perché no? anche alla piazza ricordare al mondo politico che un limite è stato superato e che la pazienza del popolo ha un limite. L’abbiamo chiamata festa di protesta, ma vogliamo che sia il primo passo di una mobilitazione che sarà necessariamente di lungo periodo.

2) In piazza ci saranno varie organizzazioni oltre ai Verdi, ad esempio la Lega dei Ticinesi che propone la cassa malati cantonale, il Partito Socialista che invece la avversa e ne propone una federale che stia in concorrenza; poi ci sarà il Partito Comunista che chiede una cassa malati unica, statale e coi premi in base al reddito, e l’Ordine dei medici che probabilmente ha ancora un’altra soluzione. Qual è la sintesi fra queste posizioni così diverse?

Credo in parte di avere già risposto sopra, almeno per quel che riguarda i motivi per cui in piazza convergono posizioni diverse. Mi sembra che, al di là delle differenze vi siano dei punti comuni in tutte le posizioni che hai riassunto. La cassa malati pubblica, per esempio (cantonale o federale, con premi proporzionali al reddito, unica o in regime misto) è da tutti portata come parte della soluzione. L’ordine dei medici propone una soluzione che, verosimilmente, permetterebbe di aumentare la trasparenza del sistema, obbiettivo che penso tutti possano condividere anche se non si tratta di un obbiettivo finale. Dobbiamo capire che quel che conta è scardinare l’inamovibilità del sistema privatizzato della salute (perché di questo si tratta). Introdurre un sasso nel meccanismo. Non sarà un processo facile, probabilmente vi si arriverà gradualmente. Per arrivarci la sintesi di cui parli bisogna saperla trovare. Io penso che la manifestazione di sabato rappresenta un tentativo interessante in questo senso.

3) E fra le varie proposte, qual è quella dei Verdi?

Dipendesse da me (o dai Verdi) avremmo una cassa malati pubblica unica con premi proporzionali al reddito.

MASSIMILIANO AY (Comunisti)

1) I Verdi hanno convocato un presidio contro l’aumento dei premi delle casse malati. Cosa pensate di raggiungere voi aderendo a questa mobilitazione?

Si tratta di mostrare a Berna che la popolazione ha preso coscienza, si ribella e non sta zitta e nel contempo di spingere il Consiglio di Stato ticinese a non limitarsi a scrivere due righe di dispiacere, ma a intervenire se necessario con misure forti verso la Confederazione che non sta facendo gli interessi
della maggioranza della popolazione, ma solo quella di un manipolo di speculatori che fa soldi sulle disgrazie altrui!

2) In piazza ci saranno varie organizzazioni oltre ai Verdi, ad esempio la Lega dei Ticinesi che propone la cassa malati cantonale, il Partito Socialista che invece la avversa e ne propone una federale che stia in concorrenza con le casse private; poi ci sarete voi del Partito Comunista su posizioni di sinistra e l’Ordine dei medici che probabilmente ha ancora un’altra soluzione. Qual è la sintesi fra queste posizioni così diverse?

La sintesi è una sola: la situazione così non va, i premi continuano ad aumentare e sempre più persone fanno fatica a pagarli rischiando la copertura assicurativa. Sulla base della necessità di cambiare rotta ci ritroveremo tutti in piazza, ma ognuno con la sua piattaforma rivendicativa ben distinta. La proposta della Lega, ad esempio, è allettante a parole, ma di difficile attuazione ma questo Bignasca non lo dice alla popolazione! I socialisti per contro adesso che potrebbero – alleandosi con noi comunisti – spingere su soluzioni più radicali, fanno invece drammaticamente marcia indietro e rinunciano con la loro nuova iniziativa per una cassa pubblica, al principio di solidarietà dei premi, ossia che i ricchi paghino più dei poveri! E’ un peccato: ancora una volta sarà l’intera sinistra a pagare perché la cecità politica della socialdemocrazia che avrebbe i numeri per imporsi porterà indirettamente ulteriore attenzione allo specchietto per le allodole imbastito dalla Lega!

3) E fra le varie proposte, qual è quella del Partito Comunista?

La proposta dei comunisti, ma oserei dire di tutta quella sinistra che resta coerentemente a sinistra, è la stessa di quella del marzo 2007: bisognerebbe piantarla che sia il gioco del mercato e dei soldi a stabilire il diritto alla salute della popolazione! Noi riteniamo che la salute sia un diritto umano e una cosa troppo importante per lasciarla in mano ai privati che vogliono solo guadagnare sulla pelle del pazienti. La proposta è
semplice: una sola cassa malati, concepita come servizio pubblico della Confederazione e con i premi in base al reddito.

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