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Le associazioni Svizzera-Cuba e ALBA SUIZA ricordano Hugo Chávez a Bellinzona.

Intorno al concetto di “Patria grande” come visione politica di integrazione dell’America latina si è sviluppata la serata organizzata dall’Associazione Svizzera-Cuba in collaborazione con l’associazione di cooperazione con l’America Latina ALBA SUIZA e l’ambasciata della Repubblica Bolivariana del Venezuela in occasione del 61esimo anniversario della nascita di Hugo Chávez, il presidente che ha spinto il paese sudamericano sulla via del “Socialismo del XXI secolo”. Una quarantina le persone intervenute all’evento tenutosi alla Casa del Popolo di Bellinzona.

Alla serata è intervenuto l’ambasciatore venezuelano a Berna César Méndez Gonzales e l’ex ambasciatore svizzero a Caracas Walter Suter, membro della direzione di ALBA SUIZA, e con loro si è ripercorso il tragitto svolto dal “chavismo”, principale propugnatore di quella politica di integrazione continentale su cui si basano organizzazioni come appunto l’ALBA-TCP e la CELAC, garantendo sviluppo, stabilità e sovranità a tutta quella regione che solo pochi decenni fa era ancora considerata territorio di preda degli Stati Uniti e tristemente nota per i continui colpi di stato.

Ma non solo di politica estera si tratta: nel comunicato stampa diramato dall’Associazione Svizzera-Cuba leggiamo inoltre che “il progetto politico di Hugo Chávez ha avuto riscontri positivi anche all’interno del Venezuela stesso che è passato da uno stato feudale ad una democrazia partecipativa mai vista prima nel paese. I principali successi del chavismo sono stati l‘alfabetizzazione della popolazione, la politica della formazione e dell’abitazione, la presa di coscienza politica della popolazione venezuelana che in 19 votazione su 20 tenute dopo l’avvento di Chávez al potere nel 1999 ha confermato le scelte fate dal Governo. Certo, vi sono ancora molti problemi da affrontare come la lotta alla corruzione, lo sviluppo industriale del paese ma resta il fatto che il Venezuela, in poco più di dieci anni ha ridotto il tasso di povertà dal 50% a meno del 30%, un risultato eccezionale che probabilmente garantisce la stabilità e il futuro del paese. Ma il lavoro continua soprattutto per far fronte a un’opposizione che non perde occasione per boicottare il Governo in carica nel tentativo di rovesciarlo”.

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