/

Ci sono le Olimpiadi? È colpa di Putin!

Devo dire che oramai, qualunque cosa succeda nel mondo, sotto casa, dietro l’angolo, sappiamo di chi è la colpa. È colpa di Putin. Se in Italia la luce di un lampione non va, sarà colpa di Putin, se c’è dell’immondizia per strada, è ovvio, sarà colpa di Putin. È sempre colpa di Vladimir Putin.

L’apertura oggi dei giochi di Soci, XXII olimpiadi invernali, sono state l’occasione per una campagna mondiale di aggressione alla Russia e al suo presidente. Francamente è dai tempi della Guerra Fredda che non accadeva e tanta violenza, rilanciata da media compiacenti, lascia sospettare che dalle parti della Casa Bianca si voglia a tutta forza riprendere una guerra, più o meno fredda, contro la Russia e di conseguenza contro la Cina. Come anche i fatti ucraini e certe telefonate della diplomazia a stelle e strisce confermano.

Io invece quando hanno dato il Nobel per la pace ad Obama ho detto e scritto, e lo ripeto, che quel premio andava dato a Putin, il capo di stato che più di tutti, all’ONU e attraverso la diplomazia internazionale, insieme alla Cina, ha impedito svariate guerre, a partire da quella d’aggressione all’Iran.

Dopo un decennio squallido, l’ultimo del secolo scorso, in cui Eltsin ha regalato le risorse russe all’Occidente, arricchendo un gruppetto di oligarchi, è arrivato Putin e ha bastonato gli oligarchi, ha fatto pagare le ricchezze russe all’Occidente e di conseguenza ha risollevato considerevolmente il tenore di vita dei russi, che gli esprimono un consenso vastissimo.

Che l’azione politica di Putin abbia limiti, errori, sia emendabile o migliorabile è fuori di dubbio, ma dipingerlo come un mostro, colpevole di ogni nefandezza, non è solo assurdo e in malafede, ma è anche e soprattutto stupido, perché contraddice nella sostanza l’azione politica, interna e internazionale, di Putin e la realtà dei fatti.

Davide Rossi

Davide Rossi

Davide Rossi, di formazione storico, è insegnante e giornalista. A Milano dirige il Centro Studi “Anna Seghers” ed è membro della Foreign Press Association Milan.

1 Comment

Lascia un commento