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Nasce il “Forum alternativo” della sinistra ticinese: ne parliamo con Franco Cavalli

L’ex-consigliere nazionale socialista e oncologo di fama mondiale, Franco Cavalli, ha concesso alla redazione di Sinistra.ch una intervista esclusiva, al fine di approfondire la genesi e gli scopi del “Forum alternativo”, il movimento di sinistra da poco costituito su iniziativa dello stesso Cavalli con Giancarlo Nava (leader di BelTicino) ed Enrico Borelli (segretario del sindacato UNIA).

Quali sono gli obiettivi di questo forum? Va ritenuto un mezzo per spostare a sinistra la linea del Partito Socialista, aggregando nuove persone – magari dei giovani, scarsamente presenti oggi nella socialdemocrazia – attorno alla sua orbita, oppure è un tentativo di staccarsi da un partito che oggi sembra stanco ed appiattito su posizioni iper-istituzionali?

Franco Cavalli con Massimiliano Ay (PC)
Franco Cavalli con Massimiliano Ay (PC)

F.C.: No, questo forum non si pone in relazione al PS: sin dall’inizio abbiamo messo in chiaro che è un’iniziativa trasversale, al di fuori dei vari partiti della sinistra e che non vuole influenzare la linea di nessun partito. Il Forum è nato dalla convinzione che ci sia bisogno di “qualcosa di nuovo”, di uno scossone che rompa un po’ la staticità che pervade la sinistra. Da una parte un PS poco offensivo, un po’ addormentato e che di conseguenza non attira praticamente giovani. Dall’altra “un’altra sinistra” che è chiusa su se stessa: non si spiega diversamente per esempio il disinteresse che ho notato nelle fila del PC e del MPS di fronte all’iniziativa 1:12, sicuramente l’iniziativa con un contenuto più spiccatamente di classe degli ultimi 20 anni. Se non prevalessero le logiche di parrocchia, mi sarei aspettato un’ondata d’entusiasmo da parte loro per questa iniziativa. In questa situazione è difficile attirare alla politica e soprattutto ad una politica di sinistra nuove forze, soprattutto giovanili: è avendo in mente un obiettivo di questo tipo che abbiamo lanciato l’iniziativa del Forum.



Qual è la continuità che possiamo vedere tra questo progetto e il precedente forum alternativo che lei aveva fatto nascere con Giuseppe Sergi del Movimento per il Socialismo e il compianto Roberto Morinini?


F.C.: Un minimo di continuità almeno nelle intenzioni c’è, anche se nel tentativo precedente aveva giocato un ruolo importante la speranza di sfruttare l’esperienza dello sciopero delle Officine per rilanciare politicamente la sinistra. Il tentativo era poi fallito, da una parte perché era stato ben presto monopolizzato da Sergi, dall’altra perché si era poi trasformato in una specie di circolo di cultura di sinistra.


La presenza attiva nel forum di Enrico Borelli, Segretario cantonale del sindacato Unia, può permettere un legame diretto con le tematiche legate al lavoro? In virtù del fatto che queste ultime possono essere considerate il punto centrale delle attenzioni della sinistra radicale, crede che la costruzione di un polo forte alla sinistra del PS possa passare proprio dal Sindacato?

F.C.: Non c’è dubbio che il rilancio di una politica spiccatamente di sinistra non può che passare da un’alleanza molto stretta con la parte più combattiva dei sindacati, anche perché si tratta di rimettere al centro del dibattito politico la questione del lavoro. Secondo me questa presenza è estremamente importante. Alcuni, sbagliando, hanno voluto vedere nell’iniziativa del forum una specie di tentativo di far risorgere il PSA. Ai suoi tempi, il PSA era partito da posizioni estremamente critiche verso il sindacato: oggi sono invece convinto che senza la parte più combattiva dei sindacati non si va da nessuna parte.

L’altra figura centrale del neonato forum è Giancarlo Nava, esponente di spicco dell’associazione Belticino, impegnata in una campagna contro la Lega dei Ticinesi e il Mattino della Domenica per cercare di portare una certa pacatezza ed educazione nella discussione politica. Giocare sul moralismo può essere un’arma efficace per sconfiggere le destre? Non rischia di favorire la Lega, in quanto mostra una sinistra un po’ troppo imborghesita?

F.C.: La Lega, come tutte le destre xenofobe e populiste, è cresciuta proporzionalmente all’indebolimento della Sinistra Radicale. Bignasca ne era perfettamente cosciente: più volte ha detto che l’unica realtà che l’avrebbe potuto mettere in difficoltà era un PS con posizioni radicali, alternative. In occasione delle ultime elezioni al Consiglio degli Stati aveva chiaramente detto che andava evitato “un PS alla Cavalli”.

La presenza attiva nel forum di altri esponenti di Belticino – su tutti il socialista Sergio Roic – può significare che il forum potrebbe diventare non semplicemente una casa della sinistra radicale, ma un bastione che concentri gli sforzi per combattere la sempre maggiore aggressività delle destre? A tal proposito la figura del leader di Belticino, Paolo Bernasconi, potrebbe essere un uomo importante verso la costruzione di una versione ticinese del Partito Democratico, da lei promossa nel 2007?

F.C.: Assolutamente no, non c’è nessuna intenzione di creare semplicemente un circolo radicaleggiante o addirittura radical-chic che dir si voglia. Quali siano le intenzioni mi pare di averlo già esplicitato nelle risposte precedenti. In questo senso io non credo che Paolo Bernasconi abbia un ruolo da giocare: è un rispettabilissimo liberale di sinistra, che con un movimento socialista radicale proprio non c’entra. Per quanto riguarda quella mia frase, che mi viene ormai rinfacciata continuamente, del 2007: in parte essa fu mal compresa, in parte probabilmente l’avevo formulata in modo infelice. Lungi da me l’idea di creare un Partito Democratico come quello italiano: già allora si poteva prevedere come sarebbe andata a finire!

Parliamo ora di qualche tema più concreto. Nel 2012 il Partito Comunista ha promosso una campagna politica per promuovere la Tassa dei Milionari, ovvero una patrimoniale che colpisce i patrimoni dei super-ricchi (www.partitocomunista.ch/milionari). Allora né il PS né l’unione sindacale si erano detti interessati al tema. Il forum potrebbe diventare un base da cui partire per cercare di concretizzare questo tipo di proposte, magari con delle iniziative popolari? Lei cosa pensa della Tassa dei Milionari?

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Cavalli in riunione con la Gioventù Comunista

F.C.: Evidentemente una tassa sui milionari non potrebbe che trovarmi d’accordo. Non so perché allora PS e Sindacati non abbiano collaborato. Ripeto: per me non è importante chi fa una data proposta, ma qual è il valore di questa. Lo spirito stesso del Forum è anti-settario e vuole proprio far rivivere uno spirito d’aggregazione di tutte le forze della sinistra radicale. Ben vengano quindi iniziative come quelle della tassa sui milionari. Il Forum sta cercando la sua strada: abbiamo creato tutta una serie di gruppi di lavoro, che possano permetterci di definire un minimo di piattaforma. Abbiamo però anche l’intenzione di intraprendere azioni concrete: stiamo valutando la fattibilità per esempio di aprire uno sportello di consulenza medica gratuita. Abbiamo quindi, e mi pare evidente, bisogno anche di un po’ di tempo per chiarirci bene le idee.

Uno dei punti su cui il forum intende insistere è l’anti-europeismo, tema purtroppo lasciato in mano alla destra populista. Cosa non va in questa Europa?


F.C.: L’Europa e l’europeismo sono dei concetti in sé positivi: una risposta allo strapotere dei monopoli finanziari ed industriali può oggi essere trovata solo su scala continentale. Quello che invece non va è l’attuale EU, nata come una specie di sogno di creare un’alternativa di centro-sinistra al modello anglosassone, è ora diventata una spietata realtà neoliberale. A soffrirne non sono soltanto i paesi più deboli dell’Europa del Sud, ma tutti i lavoratori dipendenti che vivono nello spazio EU. È contro questa EU del capitale che dobbiamo batterci.

La crisi che ha colpito l’Europa e l’euro ha portato a delle ripercussioni anche sulla Svizzera, in modo particolare con il rafforzamento del franco. Come giudica l’instaurazione di un cambio minimo fisso franco/euro a 1,22?


F.C.: Sono sempre stato (e nella campagna elettorale di due anni fa ero l’unico a sostenere questa posizione) per avere un cambio fisso EU-Franco Svizzero. Penso che l’attuale 1,20 sia troppo basso. Sarei per un cambio fisso a 1,30-1,40.


ll Forum, nella sua prima assemblea, ha auspicato una politica economica di stampo keynesiano. In che termini la ritiene compatibile con quella che dovrebbe essere la base di un progetto di sinistra alternativa, cioè la teoria economica marxista?


F.C.: Purtroppo attualmente nessuno è veramente in grado di concretizzare la teoria economica marxista in proposte politiche concrete. Penso che avesse ragione Rossana Rossanda, quando ultimamente diceva (cito a memoria) “nello sfacelo attuale, tutto quello che possiamo sperare di ottenere, almeno a breve scadenza, è una politica economica di tipo keynesiano”.

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